5 controindicazioni della dieta paleolitica

rischi della dieta paleolitica

La dieta paleolitica, conosciuta anche con il nome di dieta paleo, è una delle diete più famose e diffuse degli ultimi anni. Come lascia intendere il nome stesso, questo tipo di dieta si rifà ai nostri antenati primitivi e cacciatori. In particolare, questo regime alimentare consiglia di mangiare esattamente gli stessi cibi di cui si nutrivano. La dieta paleolitica, infatti, privilegia l'assimilazione di importanti quantità di proteine animali, grassi animali e vegetali, ridotte quantità di frutta e verdura, e bandisce completamente i carboidrati e tutti i loro derivati, come pane, pasta e riso.

I sostenitori di questa dieta dimagrante, ed in particolare il suo creatore, il professor Loren Cordain, sostengono che questo regime alimentare comporterebbe molti benefici all'organismo. In particolare, consentirebbe di ridurre le malattie cardiovascolari, migliorare la salute del cuore e delle arterie, e diminuire i fastidiosi fenomeni di stipsi e gastrite. I più importanti nutrizionisti del mondo, tuttavia, hanno anche evidenziato i molti effetti negativi della paleodieta che, a lungo andare, sono provocati dalla dieta paleolitica, ed in particolar modo sono cinque le principali controindicazioni di questo regime alimentare.

Problemi di alitosi

La prima, fastidiosa conseguenza negativa del seguire assiduamente la dieta paleolitica è sicuramente la formazione dell'alito cattivo. Questo effetto è provocato principalmente dall'assenza dei carboidrati: in mancanza di questi ultimi, infatti, l'organismo per produrre energia deve necessariamente bruciare i grassi presenti al suo interno. Questo fenomeno, detto chetosi, comporta varie conseguenze negative, che, oltre alla formazione dell'alito cattivo, comportano anche l'aumento della sudorazione e il cattivo colore ed odore delle urine.

Aumento del colesterolo cattivo

Le grandi quantità di grassi animali che si assimilano seguendo la paleodieta provocano la spiacevole conseguenza di aumentare il colesterolo cattivo, o colesterolo Ldl. Ovviamente le ripercussioni su cuore e arterie sono evidenti. Alcuni test clinici effettuati da degli scienziati americani su un gruppo di persone che seguiva la dieta paleo hanno evidenziato proprio come, dopo dieci settimane dall'inizio della dieta, quest'ultima aveva provocato nelle persone un notevole aumento del colesterolo cattivo e anche dei trigliceridi.

abbassare colesterolo

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Meno energie

La stanchezza e la diminuzione delle energie corporee è un'altra conseguenza negativa della dieta paleolitica. Questo è dovuto al fatto che la riduzione o, addirittura, la totale assenza di carboidrati priva il nostro organismo di tutte quelle sostanze che lo rendono forte ed energico. Non mangiando cibi ricchi di carboidrati, infatti, il corpo di chi segue la dieta paleolitica deve necessariamente bruciare le proteine per ricavare energia, che risulterà comunque inferiore rispetto a quella prodotta dai carboidrati, e che avrà come conseguenza negativa la produzione di ulteriori sostanze che causano stanchezza e spossatezza.

Riprendere peso

Ulteriore conseguenza negativa di seguire troppo a lungo la paleodieta è... il suo mancato funzionamento! Ebbene sì, seguire questo regime alimentare, dopo un primo periodo di efficacia e di conseguente dimagrimento, nel lungo periodo porterebbe all'effetto contrario. Il famoso effetto yo-yo, ovvero riprendere i chili persi e, addirittura, a metterne su altri! Alcuni studi su questo tipo di dieta hanno riscontrato un netto aumento del peso e dell'indice glicemico dopo un dimagrimento iniziale.

cibi per la dieta paleolitica

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Riduzione dell'aspettativa di vita

L'ultima conseguenza negativa della dieta paleolitica è la diminuzione dell'aspettativa di vita. In molti, infatti, non tengono conto che la dieta seguita dagli uomini primitivi non consentiva loro di vivere a lungo come l'uomo moderno. Non è un caso che l'età media dell'uomo sia aumentata nell'arco del tempo. La diminuzione della durata di vita è dovuta all'eccesso di proteine animali e alla scarsa presenza di vitamine e grassi. Questo non solo implica una diminuzione della qualità di vita ma, anche, una riduzione della durata della stessa.